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Tumore prostata

Eventi tromboembolici venosi con Bevacizumab associato a chemioterapia


Il tromboembolismo è un’importante fonte di morbilità e mortalità nei pazienti con cancro. Il contributo a questi eventi della terapia anti-fattore di crescita dell’endotelio vascolare rimane controversa.

I dati per singolo paziente sono risultati disponibili per 6.055 pazienti in 10 studi randomizzati.

L’incidenza non-aggiustata e aggiustata per l’esposizione di tromboembolismo venoso è stata stimata per la popolazione generale e in base al tipo di tumore.

L’analisi multivariata è stata effettuata per identificare i fattori di rischio per lo sviluppo di tromboembolismo venoso.

È stata inoltre valutata la sicurezza della terapia anticoagulante nei pazienti sottoposti a trattamento con Bevacizumab ( Avastin ).

Non sono stati osservati aumenti significativi nelle incidenze non-aggiustate o aggiustate per l’esposizione di tromboembolismo venoso di tutti i gradi per Bevacizumab versus controlli nella popolazione generale o per tipo di tumore.

L’incidenza non-aggiustata nella popolazione generale è stata pari a 10.9% con Bevacizumab versus 9.8% con i controlli ( odds ratio, OR=1.14; P=0.13 ); il tasso per 100 anni-paziente è stato del 18.5 per Bevacizumab e 20.3 per i controlli ( rate ratio, RR=0.91; P=0.23 ).

Le incidenze di eventi di grado da 3 a 5 sono risultate simili in entrambi i gruppi.

Sono stati identificati diversi fattori di rischio per il tromboembolismo venoso, inclusi il tipo di tumore, l’età più avanzata, il meno favorevole performance status, la storia di tromboembolismo venoso e l’uso di anticoagulanti orali al basale.

Non sono state osservate interazioni tra il trattamento con Bevacizumab e questi fattori.

Per i pazienti che avevano avuto tromboembolismo venoso e ricevuto dose completa di terapia anticoagulante, il rischio di sanguinamento grave è risultato basso ( inferiore a 1% ) e non è risultato influenzato dal trattamento con Bevacizumab.

In conclusione, l’aggiunta di Bevacizumab alla chemioterapia non ha aumentato in modo significativo il rischio di tromboembolismo venoso rispetto alla sola chemioterapia.
Il rischio di tromboembolismo venoso è determinato soprattutto dai fattori legati al tumore e all’ospite. ( Xagena2011 )

Hurwitz HI et al, J Clin Oncol 2011; 29: 1757-1764


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